Gli Gnomiz nascono come orchestra sinfonica musicale da camera nel 2002, poi, non sapendo suonare nessuno strumento, decidono di formare un trio. Ricontandosi meglio, e per coerenza, optano per un duo…
Franco BocchioFranco Bocchio nasce a Torino il 2 dicembre del 1973. Lui non lo sa, ma quattro giorni prima, a Milano, è nato Stefano. Dal che si deduce che Franco, dei due, è quello più giovanile. Dopo un’infanzia felice, un’adolescenza felice, una giovinezza felice, decide di cominciare ad essere un po’ infelice, così si fidanza e si iscrive all’università. Poi la fidanzata lo lascia e lui per ripicca lascia l’università. In seguito si ri-fidanza, ma lei lo lascia per un’altra. E se ve lo state chiedendo, no, non è scritto sbagliato! Esclusa a priori l’idea di fare il militare, si ritrova, come obiettore di coscienza, a fare la guida turistica al Palazzo Reale di Torino. Purtroppo, in circostanze ancora oggi da scoprire, il palazzo brucia… Infine trova una poveretta di nome Paola che lo sposa e tuttora lo sopporta. Nel 1997 scopre il teatro Laboratorio Casseta Popular e incontra Stefano. Da subito, gli fa pesare di avere quattro giorni meno di lui. Il resto è storia…
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Stefano Gorno Stefano Gorno nasce nell’hinterland milanese il 28 novembre 1973.
Lui non lo sa, ma quattro giorni dopo, a Torino, nascerà Franco.
Dal che si deduce che Stefano, dei due, è quello con più esperienza.
Dopo un’infanzia felice a Milano, decide di complicarsi la vita ed entra in seminario a Varese.
Dopo un’adolescenza felice a Varese, decide di complicarsi la vita e lascia il seminario.
Siccome non era mai stato a Torino, vi si trasferisce e si iscrive all’università.
Da qualche annetto sta preparando la tesi.
Una sua compagna di corso, Rita Levi Montalcini,
lo ricorda come un ragazzo volenteroso.
Esclusa a priori l’idea di fare il militare,
lo chiamano lo stesso e lui lo va a fare.
Un giorno trova una poveretta di nome Sara che lo sposa e tuttora lo sopporta.
Nel 1997 scopre il Teatro Laboratorio Casseta Popular e incontra Franco.
Da subito, gli fa pesare di avere quattro giorni più di lui.
Il resto è storia…
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